Ieri, San Petronio, giorno di festa del patrono della città, sono riuscito finalmente a trovare un po' di tempo per andare a fare qualche fotografia sulla strada. Ma non è di questo che voglio parlarti. Per i miei vari impegni credevo di essermi perso la mostra organizzata dalla Cineteca di Bologna dal titolo "Bologna fotografata". Infatti la data di termine prevista era il 30 settembre. Qualche volta però la fortuna aiuta. Sì perchè la mostra è stata prorogata sino al 7 gennaio 2018. Una bella sorpresa! Non si tratta però di fortuna ma di merito. Il merito è della mostra, di come è stata allestita, della scelta della location, della scelta delle foto e degli audiovisivi. Una mostra così non poteva che essere prorogata per il successo che evidentemente ha avuto. In poche parole la mostra è bellissima e a mio modesto avviso dovrebbe diventare permanente. Questa mostra è un libro di storia della città, un libro di storia che tutte le grandi città di questo paese dovrebbero avere. Una capsula del tempo. Un cilindro magico nei sottopassaggi di Bologna per tutte quelle generazioni che non c'erano e non potrebbero mai sapere com'era se non attraverso questo bellissimo racconto. Credo che in un periodo storico come questo in cui le immagini dilagano ma poi si perderanno, questo racconto per immagini vada preservato e anzi alimentato per sempre. C'è anche l'immancabile contest su Instagram #bolognafotografata
Ingresso solo 6 euro e tante possibilità di riduzione. Non perderla, non te lo perdoneresti. Best. Pier Luigi Quando faccio street photography ascolto sempre musica in cuffia. A dir la verità spesso quando fotografo ascolto musica, trovo che mi aiuti a rilassarmi addormentando con suono piacevole tutte quelle parti del cervello che altrimenti sarebbero distratte dalle piccole cose della vita, lasciando tutta l'energia disponibile agli occhi e alla fantasia. La musica è armonia. E siccome anche la fotografia è armonia...il connubio non può che essere positivo! Io per fare questo uso Spotify. Per usarlo al meglio credo sia utile farsi una o più playlist, a seconda magari del genere di fotografia che stiamo facendo: paesaggio, ritratto, fashion, still life,...street...se proprio vogliamo essere dei raffinati. Spotify ne propone alcune condivise da diversi utenti sulla fotografia. Basta cercare ad esempio "photoshoot" o "photoshot". Siccome a me piace scorpire sempre qualcosa di nuovo l'altro giorno me ne sono fatta una con musica Indie, che tengo aggiornata. Ovviamente l'ho chiamata "Indie 4 street photographer" (link) e ho pensato di condividerla anche con te che stai leggendo, ma ti invito a provare a farne anche delle tue. Se poi vorrai postare qui il tuo link le ascolterò volentieri. Queste sono foto di artisti della musica, li trovi in strada, sono lì per allietarci la giornata.
Best. Pier Luigi Spesso non ci accorgiamo di quello che ci sta intorno. Siamo troppo abitudinari in quello che facciamo e quando guardiamo lo facciamo quasi sempre dallo stesso punto di vista. La mattina per andare al lavoro percorriamo la medesima strada alla solita ora e quando torniamo a casa lo facciamo sempre più o meno alla solita ora. Stesso percorso. Guardando avanti. Raramente di lato o in alto. Mai dietro. Questo fare sempre le stesse cose per me è deleterio. Per la propria vita e per la fotografia. Ogni tanto bisogna cambiare il punto di vista. Tutte le mattine scendo alle 7.30 al piazzale est della stazione. Passo sotto il ponte di via Matteotti e vado verso l'uscita centrale, camminando lungo il primo binario. In questo periodo il sole è sorto da poco. Vedo davanti a me le ombre lunghe del mattino. Il sole brucia le luci e crea un forte contrasto di bianchi e neri. Oggi ho deciso cambiare punto di vista e mi sono voltato indietro. Molte volte perdiamo occasioni semplicemente perchè non le vediamo, ma basterebbe fermarsi e guardare da un'altra angolazione e anche luoghi comuni possono svelarci delle opportunità.
Best. Pier Luigi Diamine! Bellissime le bags porta macchina fotografica che si trovano in giro. Assomigliano tutte un po' a delle postman bag, le borse del portalettere. Alcune riescono a tenere tranquillamente delle belle reflex pesanti e anche qualche obiettivo. Però costicchiano. Dopo una lunga ricerca e qualche insoddisfacente acquisto uso spesso la classica borsa militare (tascapane si chiama) con l'imbottitura interna acquistata su eBay; il tascapane lo trovi nei mercatini. Qui, a Bologna, in Piazzola. Ma attenzione! Non cedere alla tentazione di tenere la camera troppo al chiuso lì dentro. La camera deve stare in mano! Bisogna essere veloci a cogliere il momento decisivo, l'attimo decisivo come diceva Bresson. Carpe diem più generale diceva qualcuno moooolto più vecchio di me. Le immagini ti passano davanti agli occhi, pensa se devi tirare fuori la camera, accenderla, settarla e puntare. E' già passata e te la sei persa. Per essere veloci la macchina deve stare in mano, accesa, settata. Si consuma la batteria? Ah, perché ne hai una sola? MALE. Portane tre. Come dice un mio amico indiano: Non due, non quattro. Tre. Tre è perfetto. La mia Fuji x100s le svampa le batterie. Ciao, alla prossima. Best. Pier Luigi Per moltissimi risulta difficile fotografare degli sconosciuti per strada, soprattutto da vicino senza l'uso di uno zoom.
Non sono un'eccezione. Anche per me lo è stato e talvolta lo è ancora. Qui non sono molto vicino. Mi ci sono abituato un po' per volta. All'inizio usavo un zoom, un Nikkor 70-210 montato prima su una Olympus E3, poi su una E5. Talvolta usavo un 50mm ma dovevo avvicinarmi di più e spesso scattavo di nascosto, camminando, con il risultato che poche foto venivano bene e molti scatti belli me li perdevo. Poi quella che per me è stata una piccola svolta: lo smartphone, con un app che mi permetteva di scattare con il telefono in tasca, della camicia o dei jeans, con la lente della camera fuori. Semplicemente scattavo da posizione stabile e ravvicinata con un intervallo di tempo stabilito, ad esempio ogni minuto. Così facendo avevo il tempo di posizionarmi. L'app in questione è Automate e il flow (si chiamano così le varie routine disponibili e modificabili) "Time lapse capture". Il numero degli scatti buoni è aumentato, mi ha dato fiducia e ho presto gusto a fotografare le persone sconosciute. Se ti va provala, anche se non se un fotografo e hai solo lo smartphone, può essere simpatico ancdare a veder cosa hai fotografato a tua insaputa. Da quel momento è stato più facile. Ho comprato una Fuji x100s usata e ho cominciato a tenerla sempre in mano. In treno, in autobus, a piedi, al supermercato. In bici ci devo ancora provare. Qualcuno lo fa. Appena recupero il suo nome ve lo racconto qui. Abbiate coraggio. Best. Pier Luigi Eccoci nel nuovo blog. Qui metterò esperienze personali, informazioni, fotografie di lavoro, link curiosità, recensioni di libri (di fotografia), street photography e tutto quello che può riguardare la fotografia. I commenti sono assolutamente graditi. Eeeeeeeeeeee...si parte! Questa è una foto di qualche anno fa quando sperimentavo obiettivi Nikkor su corpo Olympus. Questo soggetto a me piace molto, sembra l'elemento mancante della fontana del Nettuno a Bologna. La tecnica di street photography è quella tipica del vantage point: ti trovi un posto furbo e aspetti che succeda qualcosa di interessante che coinvolga lo sfondo. Quel giorno faceva molto caldo e quindi gironzolavo per Piazza Maggiore come un piccione, ci vuole pazienza ma qualcosa spesso accade. Qualcuno che passa butta sempre un semino da cui può nascere un bella foto. Soprattutto quando si è in piena stagione turistica, i turisti offrono un sacco di spunti. Basta osservare. Best. Pier Luigi |
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Novembre 2021
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